Lo scheletro dell'Avaro
Installazione, 2012, gesso,acrilico e carta
Installazione, 2012, gesso,acrilico e carta
Sarà così quando morirà. La truccatrice delle pompe funebri cerca di aprirgli la bocca, ma le mandibole sono serrate, i denti digrignati, come in un ultimo sforzo, un'ulteriore resistenza alla morte, al tempo, a tutto.
Pover'uomo, così solo...nessuno a versare una lacrima quando ha lasciato questo mondo. Eppure dall'aspetto sembra una persona normale. La truccatrice pensa a come sia stato in vita mentre con le tenaglie cerca di disarmare quella bocca blindata dai denti. E' sudata, lo sforzo è notevole. Con un'ultima spinta la presa della mandibola cede. La truccatrice schizza indietro impaurita, poi lentamente si avvicina di nuovo... è incredula: all'interno della bocca, serrate in quella barricata di denti, la truccatrice trova alcune banconote da 500 euro ed un biglietto. Nero su bianco, il testamento, l'unico rinvenuto dopo la sua dipartita, un testamento alquanto particolare: il desiderio di portar con sè, dentro la tomba, i suoi unici amici, i soldi.
Quest'opera, rappresentante l'avarizia, è stato esposto alla Collettiva777, serata conclusiva del concorso relativo alla rassegna "7film per 7peccati", organizzata dall'Associazione Culturale Monteroni d'Arte e Visionaria.